Nel 2021 il Codice della Privacy (d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 “Codice in materia di protezione di dati personali”) è stato modificato con l’introduzione di un nuovo strumento di tutela per le vittime di revenge porn.
Il revenge porn e, più in generale, il fenomeno della “pornografia non consensuale”, consiste nella diffusione di immagini pornografiche o sessualmente esplicite a scopo vendicativo (ad esempio per “punire” l’ex partner che ha deciso di porre fine ad un rapporto amoroso), per denigrare pubblicamente, e molestare la persona cui si riferiscono. Può essere una forma di cyberbullismo.
E’ un comportamento che può avere conseguenze anche molto gravi ai danni della vittima.
L’art. 144 bis (“Revenge porn”) prevede che “chiunque, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che registrazioni audio, immagini o video o altri documenti informatici a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione attraverso piattaforme digitali senza il suo consenso ha facoltà di segnalare il pericolo al Garante“.
Il Garante interviene nelle quarantotto ore dal ricevimento della segnalazione per adottare le misure necessarie ad impedire la diffusione dei materiali oggetto della segnalazione.
La norma prevede inoltre che:
- quando le registrazioni audio, le immagini o i video o gli altri documenti informatici riguardano minori, la segnalazione al Garante possa essere effettuata anche dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela.
- I gestori delle piattaforme digitali destinatari dei provvedimenti conservano il materiale oggetto della segnalazione, a soli fini probatori e con misure indicate dal Garante, anche nell’ambito dei medesimi provvedimenti, idonee a impedire la diretta identificabilità degli interessati, per dodici mesi a decorrere dal ricevimento del provvedimento stesso.
Per presentare una segnalazione è possibile compilare il form sul sito del Garante della Privacy.
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Una opinione su "Revenge Porn: cos’è, come difendersi"