Bullismo e cyberbullismo si possono manifestare offendendo la vittima sull’aspetto fisico: è il cosiddetto body shaming.
La vittima del body shaming viene colpita perché il suo carattere fisico non è aderente a canoni estetici della cultura del bullo. Motivi di derisione sono ad esempio il colore dei capelli (nel cd “rutilismo”, le persone con i capelli rossi), la statura o il peso, malattie della pelle o altre caratteristiche.
Il body shaming può sfociare in atti di bullismo o cyberbullismo se compiuto tramite la rete internet, e avere conseguenze legali: la derisione tramite social network può ad esempio costituire reato di diffamazione.
La stessa condotta offensiva può integrare l’ipotesi di stalking, se ripetuta nel tempo e con la conseguenza che la vittima viene costretta a modificare le proprie abitudini di vita.
In questi casi le vittime di body shaming possono ottenere il risarcimento dei danni dall’autore del reato.
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